Regione Lombardia, d’accordo con i sindaci del nostro territorio, con le associazioni di categoria e con le parti sociali, ha deciso di emanare un’ordinanza con la quale vengono disposte nuove stringenti limitazioni per contrastare la diffusione del #Coronavirus.
Una
decisione dettata dal serrato confronto con le nostre autorità sanitarie
che ci impongono di agire nel minor tempo possibile. La situazione non
migliora anzi, continua a peggiorare. Non so più come dirlo: solo con
l’estrema limitazione dei contatti interpersonali possiamo cercare di
invertire questa tendenza.
L’atto amplia le decisioni del Governo con ulteriori interventi tra i quali si segnalano:
➡️
il divieto di assembramento nei luoghi pubblici – fatto salvo il
distanziamento (droplet) – e conseguente ammenda fino a 5mila euro;
➡️ la sospensione dell’attività degli Uffici Pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
➡️ la sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali;
➡️ sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti;
➡️ la sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona;
➡️
chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative
ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza;
➡️
la chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle
legate alla gestione dell’emergenza. Gli ospiti già presenti nella
struttura dovranno lasciarla entro le 72 ore successive all’entrata in
vigore dell’ordinanza;
➡️ il fermo delle attività nei cantieri
edili. Sono esclusi dai divieti quelli legati alle attività di
ristrutturazione sanitarie e ospedaliere ed emergenziali, oltre quelli
stradali, autostradali e ferroviari;
➡️la chiusura dei distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati;
➡️ il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente.
➡️
Restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie ma deve essere
in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un
metro.
Ai supermercati, alle farmacie, nei luoghi di lavoro, a
partire dalle strutture sanitarie e ospedaliere, si raccomanda a cura
del gestore/titolare di provvedere alla rilevazione della temperatura
corporea.
La competenza sulla chiusura delle attività produttive é
del Governo ma i rappresentanti delle associazioni di impresa hanno
garantito che fin dalle prossime ore chiederanno ai propri associati di
sospendere comunque tutte quelle produzioni che non fanno parte delle
filiere ‘essenziali’.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico
locale, valgono le prescrizioni su distanziamento degli utenti contenute
nelle due ordinanze regionali già in vigore.
Resta affidata ai
sindaci la valutazione di ampliare ulteriormente le disposizioni
restrittive in base alle rispettive esigenze.